Testimonianze

Sebastiano Grasso:

Architetture secolari. Da contemplare

Paesaggi, vedute, atmosfere della Sicilia orientale. Ancora paesaggi. Da oltre vent' anni, Vincenzo Nucci (Sciacca, Agrigento, 1941) non fa altro che scandagliare giardini, case circondate da palmizi, casolari sparsi su colline inframezzate da carrubi, masserie talvolta disabitate, case di campagna. Zone tutte diventate, col tempo, «luoghi della memoria» (come si intitola uno dei dipinti di questa mostra palermitana in cui sono esposti 64 fra olii e pastelli, dall' 81 a oggi). Capita che qualche lavoro ricordi, per un verso, il miglior Guccione; quello, per intenderci, del Grande carrubo ferito o de La luna si leva, entrambi dell' 84. Ma solo per un attimo. In comune i due hanno sì l' amore per il paesaggio, la luce forte e accecante dove il tempo pare solidificato come certe architetture secolari, una comunanza e similitudine di luoghi, ma la resa è diversa. In Nucci c' è più sangue, più drammaticità e, anche, più tenerezza e struggimento. In Guccione, invece, una sorta di rarefazione importata, probabilmente, da taluni modelli del nord Europa. Naturalmente, in entrambi, si tratta di operazioni mentali. Ma torniamo a Nucci. La sua vicenda oscilla fra Agrigento e Palermo. Studi regolari: Istituto d' arte e Accademia. Insomma, è uno che, sul piano tecnico, conosce la pittura e sa anche come farla. Per qualche tempo insegna, poi lascia. Pittore a tempo pieno. Al suo esordio è particolarmente sensibile ai drammi del proprio tempo: guerra del Vietnam e terremoto in Sicilia. Col trascorrere delle stagioni, però, la sua natura contemplativa lo porta a guardarsi intorno. Nei pastelli ricorda Ruggero Savinio. Ma anche stavolta ci sono differenze sostanziali: Savinio, racconta; Nucci, capta. È lo stesso Savinio a spiegarlo: «I muri, gli alberi, il cielo, la palma, la buganvillea sono tutto quanto può bastare. Non perché la pittura di Nucci si limiti alla declinazione formale delle cose e un qualunque oggetto sia sufficiente a un buon quadro, ma perché le cose hanno in se stesse la loro storia». Sebastiano Grasso Vincenzo Nucci, Loggiato di San Bartolomeo, Palermo, sino al 20 gennaio. Tel. 091/6123832

Grasso Sebastiano

5 gennaio 2004 - Corriere della Sera

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