Biografia
Nasce nel 1941 a Sciacca, cittadina splendente e misteriosa dove si respira aria di antiche civiltà.
Frequenta l’Istituto d’Arte di Palermo e l’Accademia di Belle Arti di Agrigento.
Insegna tecniche murali all’Istituto d’Arte di Sciacca; successivamente rinuncia a questo incarico per dedicarsi interamente alla pittura.
Le sue prime personali, nel decennio tra il 1960 e il 1970, in varie città italiane, lo vedono impegnato in temi sociali e drammatici come il terremoto in Sicilia e la guerra del Vietnam.
Nel 1969 viene notato da Tono Zancanaro che annota: “La pittura di Nucci è la voce di una genuina poesia che egli ci porta dalla sua Sicilia”.
Infatti, non manca molto e la pittura di Nucci si abbandona totalmente alla luce e al paesaggio della sua terra. Sono anni di crescita poetica e stilistica.
La poesia che Zancanaro sorprese nelle opere di quegli anni persiste in tutto il percorso pittorico di questo artista, sempre fedele ad una sua particolare emozione di luce che rende unico il suo paesaggio isolano composto da struggenti notturni a Selinunte, dalla malinconia delle rovine di vecchi casali, e dai giardini segreti con muri di cinta dove si arrampicano rigogliose buganville fiorite di lacche rosse, infine, lei, la palma protagonista e simbolo della fascinosa Sciacca araba che egli ama.
Dalla sua prima personale nel 1960 al 1974 , Nucci espone in numerose gallerie. In quegli anni incontra Marco Valsecchi che mostra interesse per il lavoro dell’artista, focalizza lo spessore della sua pittura e la profondità della ricerca, lo stimola e lo incoraggia.
Negli anni ’70 conosce Piero Guccione, Ruggero Savinio, Attilio Forgioli e diventa loro amico.
Da lì a pochi anni nasce un forte legame anche con Carlo Mattioli e Alberto Gianquinto.
Una nuova svolta avviene nel 1984 con la presentazione in catalogo di Guido Giuffré e Roberto Tassi nella personale alla “Tavolozza” di Palermo, e nel 1985 lo stesso Giuffré lo invita ad esporre nella rassegna “Un punto nel mediterraneo” al Museo “Scaglione” di Sciacca, dove ritornerà su invito di Vittorio Sgarbi per “Giardini di Sicilia” nel 1987.
Nel 1988 è a Roma con una personale alla galleria “Andre” e alla galleria “Basile” di Palermo.
Nel 1989 espone con una personale alla galleria “Biasutti” di Torino con testo in catalogo di Liana Bortolon.
Nello stesso anno è presente alla XXXI Biennale Nazionale d’Arte, città di Milano, Palazzo della Permanente.
Agli inizi degli anni ’90 Paolo Nifosì lo presenta in catalogo in una sua Antologica all’ex Convento San Francesco di Sciacca e rileva l’importanza della palma nell’opera di Nucci.
Nello stesso periodo conosce Philippe Daverio e lo invita a partecipare alla rassegna “Anni ottanta in Italia” che si svolge a Sciacca e segue una sua personale nella “Galleria Daverio” di Milano.
Nel 1992 espone alla galleria “Antologia” di Monza con un testo in catalogo di Fabrizio Dentice.
In questo periodo su invito di Marco Goldin seguono due rassegne itineranti in alcune delle più importanti gallerie italiane.
Le due rassegne: “Paesaggi Italiani” e “Venti pittori in Italia” vengono seguite , sempre con la stessa cura di Goldin, da una mostra Antologica che copre un periodo che va dal 1981 al 1994 e che si svolge a Conegliano, a Palazzo Sarcinelli.
Nel 1995 , a Bologna, Tiziano Forni gli organizza una personale nella sua galleria storica di via Farini, e dopo lo inserisce nella mostra “Continuità del talento” e alla “Miart” di Milano.
A Parigi, nel 1996, alla galleria “Etienne de Causans”, Nucci continua a sfogliare i suoi paesaggi intrisi di un nuovo azzurro che imbeve i suoi muri e i suoi giardini accampati in un terso mattino o in un pieno pomeriggio, ora con ombre più incise impressionate da una luce dominante.
Nel 1998 partecipa alla mostra “Roberto Tassi e i pittori. Ottocento e Novecento in Italia. Da Fattori a Burri” , a cura di M. Goldin, Palazzo Sarcinelli (Conegliano).
Segue “L’Antologica del pastello 1981-1999” alla “Casa dei Carraresi” di Treviso con testo di Enzo Siciliano e Marco Goldin.
Sempre nel 1998 partecipa su invito di Aldo Gerbino alla mostra “L’isola dipinta, Sicilia cinquant’anni di natura e paesaggio 1948-1998”, Palazzo Vittoriano di Roma.
Inoltre è invitato da Lucio Barbera alla mostra “La Sicilia è un arcipelago, i contemporanei dell’arte, all’Acquario Romano, alla Columbus Citizens Foudation di New York, al Palazzo dei Normanni di Palermo, e al Teatro Vittorio Emanuale di Messina.
Nel 2001 Nucci ritorna ad esporre all’estero, in Germania, allo Stadtmuseum di Tubingen con una personale. Segue la personale alla galleria “Trentasette” di Palermo.
Nel 2002 è alla galleria “Jannone” di Milano con una sua personale, e da Stefano Forni a Bologna in una collettiva “Paesaggi Italiani”, e , ancora a Conegliano, Palazzo Sarcinelli , nella mostra “Per Amore” a cura di M. Goldin.
La galleria “Trentasette” di Palermo, nel 2003 si presenta all’Arte Fiera di Bologna con una mostra di opere di Guccione, Nucci, Francese.
Nel Dicembre del 2003 , la provincia di Palermo dedica al percorso d’Arte di Nucci una grande mostra antologica di olii e pastelli 1981-2003, distribuiti nei due piani dello splendido Loggiato di San Bartolomeo , con testo in catalogo di A. Gerbino in occasione della quale si rileva l’intervento sul “Corriere della Sera” di Sebastiano Grasso e su “La Repubblica” di Stefano Malatesta.
Nell’Aprile del 2004, lo storico e studioso dell’Arte Philippe Daverio nel programma televisivo “Passepartout”, inserisce Nucci con un’intervista nel suo studio a conclusione di un viaggio sul barocco siciliano.
Nello stesso anno partecipa alla mostra “Lo sguardo italiano. Ventidue artisti per Bufalino” a Comiso (RG) con testi in catalogo di Marco Di Capua e Paolo Nifosì.
Nel 2004-2005 , viene invitato alla mostra “Palermo, La Sicilia e gli Arabi” , a cura di Lorenzo Zichichi e Norberto G. Kuri, Loggiato di San Bartolomeo.
Nel 2005 viene invitato dalla galleria “Le Nuvole” di Palermo a fare un viaggio in Sicilia assieme ad altri sei artisti per le cantine Planeta. Le opere vengono esposte alla galleria “Le Nuvole” di Palermo e al Museo Archeologico di Gela.
Nel 2006 Marco Meneguzzo lo invita a partecipare alla mostra “Sicilia” alla Galleria Credito Siciliano di Acireale (CT).
Nel 2007 partecipa alla mostra Arte Italiana 1968-2007 “Pittura” , mostra ideata da Vittorio Sgarbi , Palazzo Reale di Milano .
Sempre nel 2007 è presente alla mostra Collezione di Liana Bortolon “Artisti del ‘900”, Galleria d’Arte Moderna “Carlo Rizzarda” di Feltre (BL). Segue l’esposizione ad Agrigento “Mostre collaterali” con testo in catalogo di Francesco Gallo.
Del 2008 la mostra personale “Impressioni di luce” alla Galleria 61 di Palermo e l’antologica “Opere 1984 – 2008” presso l’ex Convento di San Francesco a Sciacca con testo in catalogo di Philippe Daverio. Nello stesso anno, l’artista partecipa alla mostra “Rèouverture”, Fabbriche Chiaramontane ad Agrigento. Ancora nel 2008 l’Associazione Sessantuno lo invita a partecipare ad una collettiva con opere inedite eseguite “pensando” Palermo.
Nel 2009 partecipa a diverse mostre collettive: “Pittura d’Italia – Paesaggi veri dell’anima a Castel Sismondo (Rimini), mostra curata da Marco Goldin e “Continente Sicilia, presso la Galleria Mediterranea di Palermo. Nello stesso anno parteciperà alla mostra “Tramonti”, Galleria 61 di Palermo.
Del 2010 la personale “Gli uomini del paesaggio” alla Galleria Spazio Forni di Ragusa e la collettiva “Mare Nostrum” alla Galleria Forni di Bologna.
Vincenzo Nucci vive e lavora a Sciacca.
Nel Dicembre del 2010 ha ricevuto il premio della sezione pittura della
sedicesima edizione “Poesia e Cultura Città di Ispica- Incontro con i
contemporanei".
Nel 2011 espone all'Arte Fiera di Bologna con la galleria Forni
Sempre nello stesso anno è invitato alla 54 Biennale di Venezia "Padiglione Italia" a cura di Vittorio Sgarbi
Nel 2013 riceve il premio come" Artista dell'anno" dal Comune di Sciacca
Nel 2014 partecipa alla mostra "Attorno a Vermeer: "I volti, la luce, le cose." a cura di Marco Goldin.Palazzo Fava Bologna
Sempre nel 2014 è invitato da Vittorio Sgarbi alla mostra " Artisti di Sicilia" a Favignana ex Tonnara Florio. Palermo- Palazzo Sant'Elia. Catania- Castello Ursino
Nel dicembre del 2014 espone con una sua personale a cura di A. Guastella a Palazzo Zacco di Ragusa
Vincenzo Nucci si è spento il 25 aprile del 2015